Analizzando la società, sin dalla comparsa dei nostri antenati ancestrali, possiamo riscontrare che quel che noi definiamo con la parola azienda è un meccanismo che è nato e si è sviluppato con l’uomo. Socrate definiva l’uomo come un animale sociale, ed è proprio la società la parola chiave che lega l’uomo all’azienda: il concetto di azienda non può esistere senza l’uomo e l’uomo non sopravvivrebbe, nella maggior parte dei casi, senza la società.
All’interno di questo vasto mondo, che sia un’azienda o una società, ciò che contraddistingue una persona è il proprio approccio alla vita, e sono molti gli approcci che possono essere applicati sia all’interno della sfera personale e sia all’interno di un’azienda: da questo punto di vista, uno dei migliori è il metodo Kaizen.
Kaizen: come funziona
Questo concetto nasce negli anni Ottanta, in Estremo Oriente, in una società molto famosa ai nostri tempi, la Toyota. Ma in cosa consiste il metodo? Con questa parola viene indicato una sorta di processo costante di miglioramento che può riguardare sé stessi, gli altri, un’intera azienda oppure l’intero mondo: ciò che determina il modo in cui farlo è il contesto.
In questa costante ricerca esistono alcuni pilastri da seguire, alcuni punti chiave da rispettare per riuscire nel proprio intento: applicando questo approccio si deve sapere che uno dei passi fondamentali concerne l’attenzione. Essa deve essere applicata in modo tale da constatare se esiste un errore, individuare lo stesso e correggerlo. Correggendo l’errore si può imparare e migliorare.
Oltre all’attenzione c’è bisogno di inventiva, la quale deve essere utilizzata per rinnovare sé stessi o la propria azienda. Un ultimo punto importante riguarda un metodo di analisi che possa essere utilizzato per valutare i miglioramenti e la loro utilità effettiva.
Che sia un’azienda o che si tratti di noi stessi, questo processo senza fine può essere utilizzato in modo simile se non uguale: tutto questo perché in un certo senso, l’azienda o la società funzionano allo stesso modo.